Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sullo smettere di fumare

Rimedi casalinghi per smettere di fumare

Smettere di fumare: metodi e consigli

Prima di passare in rassegna quelle che sono le migliori strategie per smettere di fumare, bisogna che sia chiara una cosa: non esiste la ricetta magica.
Smettere di fumare richiede, innanzitutto, una grande forza psichica. Quindi, prima di seguire una o più strategie, assicurati che smettere sia ciò che vuoi davvero.

Smettere di fumare: rimedi naturali

Ci sono diversi modi per smettere di fumare.
Vediamone alcuni:

  • Prodotti a base di nicotina come cerotti o gomme: puoi trovarli in qualsiasi farmacia, sono un utile strumento per smettere di fumare ma vanno utilizzati con cautela secondo le indicazioni del foglietto illustrativo o del farmacista;
  • Sigaretta elettronica: un buon sostituto delle sigarette, a condizione di utilizzarla come semplice terapia sostitutiva e non diventarne dipendenti;
  • Self-help book: utili per comprendere i meccanismi alla base della dipendenza o come forma di motivazione nei momenti difficili;
  • Farmaci: il buprione e la varenciclina sono farmaci che consentono di sopprime, agendo su diversi meccanismi, il bisogno di fumare. Necessaria, in questi casi, è la prescrizione medica;
  • Bicarbonato di sodio: il bicarbonato di sodio è, potremmo dire, un vero e proprio rimedio della nonna la cui efficacia, però, trova fondamento nella scienza. Infatti, aumentando il pH nelle urine, aumenta il tempo necessario per lo smaltimento della nicotina. Il che riduce il bisogno di assumerne altra, accendendosi un’ennesima sigaretta;

Ti starai chiedendo, adesso, quale sia il metodo più efficace in assoluto. Ebbene, non c’è una risposta univoca a questa domanda. Infatti, esistono sicuramente metodi che presentano una maggiore efficacia rispetto ad altri, come ad esempio i farmaci o i prodotti a base di nicotina, ma smettere di fumare, come già accennato all’inizio dell’articolo, dipende principalmente da un fattore: la tua forza di volontà.

Smettere di fumare in 5 giorni

Hai capito bene, tanto occorre affinché tu possa riuscire finalmente nell’intento di purificare il tuo corpo dal fumo: meno di 120 ore. Si stima, infatti, che la nicotina stia nell’organismo, dopo la cessazione, dai 2 ai 4 giorni. Questo significa che, dopo meno di una settimana, sei praticamente libero da ogni forma di dipendenza fisica. Tuttavia, l’aspetto peggiore della dipendenza è psicologico, e solo continuando a ripeterti, come un mantra, che fumare è non solo dannoso ma completamente inutile, puoi arrivare alla completa liberazione.

La durata delle crisi di astinenza è soggettiva. Dobbiamo, tuttavia, distinguere la fase acuta dalla fase cronica. I sintomi acuti della dipendenza, quelli peggiori, solitamente vanno via dopo i primi 7 giorni. Dopo questo periodo, però, non si è ancora al sicuro. Il bisogno potrebbe infatti ripresentarsi, seppure in forma meno acuta.
Per questo motivo, il consiglio è quello di astenersi dal fumare qualsiasi sigaretta.

Le dieci regole per smettere di fumare

  • Stai lontano, almeno per i primi tempi, da qualsiasi cosa ti ricordi le sigarette;
  • Non ricominciare: anche un solo tiro può essere fatale;
  • Sostituisci la dipendenza dalle sigarette con qualcosa d’innocuo, come delle gomme da masticare;
  • Affidati, se ne hai la possibilità, ai rimedi medici come i cerotti o le gomme a nicotina;
  • Cerca di stressarti il meno possibile: lo stress è fatale;
  • Valuta, laddove fosse necessario, una o più sedute dallo psicologo per analizzare i meccanismi della dipendenza;
  • Ricorda che, qualsiasi beneficio credi ti diano sigarette, è un‘illusione;
  • Sfogarti con gli amici, nei momenti di bisogno, può essere molto utile;
  • Trova dei diversivi: ti aiuteranno a resistere lo stimolo;
  • Evita di utilizzare oltre il periodo necessario i prodotti a base di nicotina: ricorda che anche questi possono diventare una dipendenza;

Benefici dello smettere di fumare: timeline

  • 20 minuti: il battito cardiaco comincia a diminuire;
  • 8 ore: i livelli di ossigeno si alzano, i livelli di monossido di carbonio tornano alla normalità;
  • 1-2 giorni: le probabilità di attacco cardiaco diminuiscono, ritorna il senso del gusto;
    • 1-3 mesi: miglioramento della circolazione;
  • 4-9 mesi: tosse e affanno quasi del tutto scomparsi;
  • 1 anno: rischio di attacco cardiaco dimezzato;
  • 2-5 anni: le probabilità di attacco cardiaco tornano ai livelli di un non-fumatore;
  • 10 anni: il rischio di cancro ai polmoni si dimezza;