il futuro dell'auto

New Mobility: il futuro dell’auto

Una new mobility, smart e green.

Non è più un sogno, ma una realtà che si è già concretizzata grazie all’enorme contributo, in questo senso, dei migliori produttori di auto europei.

Per un presente e un futuro dell’auto che sia più attento alla mobilità intelligente, soprattutto per quanto riguarda consumi e modalità di propulsione.

Elettrico: questa è la parola d’ordine, per un modo di affrontare la mobilità che non abbia un impatto nocivo sull’ambiente.

Per un’auto che non deve fare più rima, necessariamente, con petrolio.

Cons qualche punto critico, ormai però, possiamo dirlo, definitivamente superato dalla tecnologia.

EVA+, il progetto che mancava

Un consorzio con Audi, Volkswagen e altri produttori dell’auto europei e giapponesi. Un passo avanti enorme per il mondo dell’auto elettrica.

Grazie anche alla partecipazione di Enel e del gruppo dell’energia austriaco Verbund.

EVA+ è un consorzio che raccoglie i grandi nomi del settore, che nei prossimi 3 anni installerà 200 stazioni multistandard per la ricarica rapida, di cui 180 soltanto in Italia.

Un infrastruttura in grado di offrire carica per tutti, con accesso indiscriminato, nonché informazioni e supporto per tutti quei clienti che vogliono saperne di più.

Con tariffe adeguate, sempre, alla tipologia di ricarica che verrà utilizzata.

Il tutto basato su innovativi sistemi di comunicazione integrati già nelle singole auto, che permetteranno di trovare le stazioni di ricarica più vicine e rimanere sempre aggiornati sull’evoluzione del progetto.

I viaggi a lungo raggio? Non saranno più un problema

Un consorzio con un progetto ambizioso e lungimirante: portare il mondo dei viaggi a lungo raggio nell’alveo delle possibilità delle auto elettriche.

Con ricariche non solo ultra-veloci e ad alta potenza, ma anche con una distribuzione capillare delle stazioni su tutto il territorio nazionale.

Crescono i modelli ibridi plug in

Il tutto supportato da una gamma sempre più ampia di veicoli con tecnologia ibrida plug in, con modelli che un tempo non avremmo neanche potuto immaginare.

Tra i quali un SUV, in produzione da Audi già dal 2018, per una gamma che comprende già 3 modelli completamente elettrici.

Autonomia

Si dovrà sicuramente ancora lavorare sull’ansia da autonomia, problema principale, secondo le principali ricerche, per chi rifiuta ancora di avvicinarsi al mondo delle auto elettriche.

Un problema che si è deciso di affrontare lungo due versanti:

  • Maggiore efficienza elettrica delle auto attualmente a listino

Che possono oggi percorrere delle distanze decisamente più lunghe rispetto alle omologhe di qualche anno fa.

  • Disseminazione capillare delle stazioni di ricarica

In Italia oggi sono oltre 8.000, con la Lombardia che la fa da padrona, seguita però a stretto giro da Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia.

Una situazione che, anche grazie al progetto EVA+, non potrà che migliorare.

Si può approfittare anche degli incentivi e degli sgravi

Senza dimenticare che il pur importante prezzo domandato dai modelli ibridi plug in può essere in parte ammortizzato grazie agli incentivi all’acquisto di auto a basse emissioni.

Ed evitando, in alcuni casi, di pagare il bollo. Legalmente si intende.

Ad oggi in Lombardia si paga la metà del bollo sulle auto elettriche per i primi tre anni. In Emilia Romagna l’esenzione è totale per tutte le auto elettriche immatricolate dal 2016. Nel Lazio invece l’esenzione è sempre totale, ma soltanto per i primi tre anni.