ICAR 2019 11° Congresso Nazionale Italian Conference on AIDS and antiviral research

ICAR 2019: 11° Congresso Nazionale “Italian Conference on AIDS and antiviral research”

La scienza è oggi giorno è riuscita a compiere degli enormi passi da gigante nella lotta contro l’AIDS. Sì, fino a quarant’anni fa questa malattia era considerata una sentenza di morte, oggi giorno, grazie allo sviluppo di biotecnologie e farmaci personalizzati, è possibile contenere per moltissimo tempo, e anzi, se presa in tempo di addirittura annullare, gli effetti della malattia. Negli anni 90, infatti, la sua diffusione ha conosciuto un carattere mondiale. Si registravano, infatti, fino a 4,2 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti. Da quel momento di strada ne è stata fatta e, come detto, oggi possiamo fare affidamento su tecnologie efficaci, capaci di fare realmente la differenza. In tutto cerchiamo di comprendere quale sia stato il ruolo di ICAR.

Che cos’è ICAR

ICAR nasce come una risposta da parte della comunità scientifica la necessità di creare un gruppo di lavoro che fosse efficace nell’elaborazione di tutte le informazioni degli studi messi a disposizione riguardo al tema delle epatiti, infezioni sessualmente trasmissibili, dell’AIDS dell’HIV. L’associazione si pone come obiettivo quello di analizzare in maniera accurata tutti gli studi in materia e di riuscire a creare dei tavoli di lavoro capaci di rispondere alle esigenze di informazione, approfondimento, e progresso nel campo della ricerca del settore. Per farlo quest’ultimo si riunisce annualmente proponendo numerosi abstract che permettono di mettere sotto la lente di ingrandimento le 1000 sfaccettature di queste patologie. Ogni anno, infatti, oltre alle riunioni dei gruppi di lavoro tematici, vi è un vero e proprio comitato scientifico che si occupa di vigilare sulla correttezza e, soprattutto, sull’imparzialità, degli studi proposti. Durante il convegno, infatti, vi è la presentazione dei risultati dei vari gruppi di lavoro, e, soprattutto, la stesura degli obiettivi a lungo termine. Oltre a questo, infatti, l’associazione si occupa di rilasciare corsi e, al contempo, coinvolgere all’interno della propria attività i giovani. L’associazione, inoltre, è rilascio di ben 14 crediti formativi di tipologia ECM. Oltre a questo, inoltre, sono disponibili numerosi corsi di aggiornamento in tema sanitario.

Quali sono gli obbiettivi di ICAR ?

L’obbiettivo principale di ICAR rimane, come già detto in precedenza, quella di proporre delle soluzioni efficaci al trattamento delle patologie epatiche, virali, e sessualmente trasmissibile tra cui, in modo particolare, HIV e AIDS. Più nello specifico, infatti, i gruppi di lavoro si concentrano nello sviluppo e nello studio di tutte le terapie antivirali disponibili. L’obiettivo ultimo è quello di riuscire a formulare delle terapie antivirali efficaci oltreché, soprattutto, ritrovare nuovi farmaci per la cura dell’HIV. Molta attenzione viene inoltre riposta alla patogenesi e all’immunologia di numerose malattie virali tra cui, molto importante, è stato il contributo nei confronti della patogenesi del COVID-19. L’HIV, all’interno dei gruppi di lavoro, ricopre un ruolo essenziale io, come target di ricerca, quello di sviluppare conoscenze approfondite nel trattamento delle infezioni da HIV sia nella popolazione adulta che, al contempo, nella fascia pediatrica, adolescenziale e, in alcuni casi, addirittura fetale. Anche l’epatite ricopre ruolo importante all’interno dei gruppi di lavoro dell’associazione: vengono fatti studiati i batteri e le infezioni fungine che si sviluppano nei pazienti immunocompromessi oltreché, soprattutto, le basi della epatite virale. Oltre a questi aspetti, inoltre, vi è una particolare attenzione negli studi di scienze sociologiche e di epidemiologia oltre che, soprattutto, e prevenzione.

Quali sono le evidenze emerse nel corso nell’11º congresso nazionale “Italian Conference on AIDS and antiviral research”?

Dal cinque al 7 giugno 2019 la Italian Conferenceon AIDS e Antiviral research si è riunita per cercare di formulare delle risposte efficaci per il trattamento dell’HIV, delle epatiti, e delle infezioni virali. Al congresso a partecipato anche la società italiana di malattie infettive e tropicali che ha portato gli ultimi aggiornamenti e novità in materia di infettivologi via e virologia del mondo delle malattie infettive e tropicali sempre più in diffusione anche nel nostro paese. Il tema centrale della conferenza rimane lo studio e la valutazione delle nuove terapie per la cura dell’AIDS. L’Italia, infatti, registra 3500 casi pari, cioè, a 5,7 nuovi casi ogni 100.000 residenti. Sebbene l’obiettivo principale del convegno sia quello di aggiornare le linee guida nel trattamento di queste patologie, la professoressa Antonella castagna affermato quanto sia in realtà importante riuscire a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di una efficace prevenzione nei confronti dell’HIV e di tutte le malattie sessualmente trasmissibili. Proprio in questo campo, infatti, un contributo essenziale arriva dal mondo dei giovani. l’obiettivo del convegno, infatti, è quello di riuscire a coinvolgere questa fetta della popolazione per riuscire ad abbattere in maniera significativa il numero delle nuove infezioni e, al contempo, diffondere una cultura della prevenzione efficace. Sebbene di fondo visti all’obiettivo di revisionare accuratamente le novità scientifiche in materia, con l’ obbiettivo del convegno del 2019 è stato anche quello di aprire le proprie porte, con l’obbiettivo di far fronte comune nella lotta di queste patologie. Oltre, comunque, alla revisione delle ricerche di settore, in realtà il convegno si occupa anche dello studio delle novità in campo della biologia della ricerca clinica con, al contempo, un occhio di riguardo all’epidemiologia e alle associazioni dei pazienti.

Quali sono gli obbiettivi che ICAR si prefigge di raggiugere in futuro

ICAR compreso l’importanza del suo ruolo nella prevenzione e nel miglioramento delle condizioni dei pazienti affette da malattie virali e, in modo particolare, dell’AIDS. La strategia che sarà in grado di fornire risultati migliori in termini di contenimento delle nuove infezioni e di miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti affetti rimane sicuramente quello della prevenzione e della promozione di uno stile di vita che consideri queste patologie. È di vitale importanza creare una cultura nei giovani della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e, al contempo, di migliorare le conoscenze del settore nel trattamento delle stesse. Per farlo, sicuramente, un lavoro di equipe sarà in grado di portare i risultati migliori.