Cannabis autofiorente: sette dritte per un raccolto di successo

Cannabis autofiorente: sette dritte per un raccolto di successo

Coltivare cannabis a livello domestico è un hobby sempre più diffuso in tutto il mondo (Italia compresa). Molte persone, desiderose di ottenere risultati soddisfacenti in tempi brevi e senza investimenti economici ingenti, scelgono di comprare semi autofiorenti.

 

Questi ultimi, sul mercato dall’inizio del terzo millennio ma con una popolarità che è letteralmente esplosa negli ultimi 2/3 anni, sono frutto di ibridazioni che vedono protagonista la cannabis ruderalis. La varietà in questione, originaria della Siberia, è un piccolo miracolo della natura. Ha sviluppato infatti un corredo genetico molto speciale, grazie al quale cresce in tempi brevi nonostante le condizioni climatiche ostiche della sopra menzionata zona del mondo. Inoltre, e il significato del suo nome è chiara spia di ciò, è in grado di proliferare in terreni sconnessi e accidentati.

 

Quali sono gli accorgimenti che dovrebbe mettere in atto un coltivatore per ottenere un buon raccolto dalla cannabis autofiorente che, come già accennato, la vede protagonista? Scopriamo assieme, nelle prossime righe, sette semplici dritte.

 

Trovare subito il vaso definitivo

Le piante di cannabis autofiorenti mal sopportano di essere rinvasate. Il loro ciclo di vita – che non dipende strettamente, a differenza di quanto accade con le fotoperiodiche, dalla luce ma è legato all’età – essendo breve non lascia molto spazio a procedure stressanti come il cambio di vaso. Ecco perché è bene focalizzarsi subito su quello definitivo, che dovrebbe avere una capacità compresa tra i 7 e i 15 litri.

 

Il terriccio giusto

In commercio, esistono miscele di terriccio ad hoc per la cannabis autofiorente. Per avere la certezza di non sbagliare, però, si può procedere mixando da soli gli ingredienti. Non dovrebbero mai mancare torba e compost – tre parti per ciascun componente – perlite, meglio se inumidita e nella proporzione di due parti, vermiculite. Un trucco che non tutti conoscono prevede il fatto di aggiungere funghi micorrizici – ossia i risultati di associazioni simbiotiche tra funghi e piante – per ottimizzare la crescita delle piante.

 

La scelta della temperatura

La temperatura ideale per un buon raccolto dai semi di cannabis autofiorente è compresa tra i 20/22 e i 25°C.

 

Il pH ideale

I valori di pH del terriccio sono un altro fattore nodale per chi vuole ottenere risultati coltivando la cannabis a carattere autofiorente. L’ideale è che siano compresi tra 6 e 6,5% (li si può controllare con un piaccametro, strumento utilizzabile tranquillamente anche da chi non ha conoscenze tecniche in ambito agronomico e acquistabile online a cifre accessibili).

 

Lo schema di illuminazione e la luce giusta

Quando si coltivano le autofiorenti indoor, non bisogna cadere nell’errore di considerare gli schemi di illuminazione di importanza secondaria. Tenere le piante al buio per troppo tempo è infatti rischioso. Il gold standard con la cannabis a carattere autofiorente è lo schema 18/6. Per quanto riguarda le fonti di illuminazione, il LED è indubbiamente l’opzione preferita sia per la resa luminosa, sia per la possibilità di apprezzare vantaggi notevoli riguardanti il risparmio.

 

Attenzione all’umidità

Se si coltiva la cannabis autofiorente indoor, l’umidità è un fattore da tenere assolutamente in considerazione. Nel momento in cui si passa dalla fase vegetativa a quella di fioritura, è infatti necessario diminuirla notevolmente. Se nel primo dei due casi l’umidità relativa può arrivare anche al 90%, nel secondo, se possibile, non dovrebbe superare il 45.

 

La caccia ai parassiti

La cannabis autofiorente è mediamente più resistente ai parassiti di quella fotoperiodica. Questo non vuol dire abbassare la guardia! Soprattutto quando si parla di ragni rossi, le infestazioni possono essere un pericolo concreto. Per fortuna, con il prezioso aiuto della lente d’ingrandimento, si possono fare dei rapidi controlli decisivi per la buona qualità del proprio raccolto.