
Come va regolata la pressione di una caldaia Vaillant
La caldaia a gas rappresenta uno dei sistemi di riscaldamento più diffusi in assoluto. Grazie all’impiego di gas metano o GPL, genera calore utilizzato sia per riscaldare l’acqua destinata al riscaldamento domestico, sia per quella ad uso sanitario. Per garantire prestazioni ottimali dalla caldaia, è fondamentale che ogni componente funzioni correttamente.
Tra i parametri essenziali da monitorare con attenzione, ovviamente figura la pressione della caldaia, elemento chiave per il buon funzionamento dell’impianto. Una pressione non regolata in modo adeguato, sia essa troppo bassa o eccessivamente alta, può provocare malfunzionamenti, ridotta efficienza energetica e persino danni permanenti al sistema.
In questo articolo approfondiremo tutto quello che c’è da sapere sulla pressione della caldaia, che cos’è e come funziona, il suo valore corretto, le cause se troppo bassa o troppo alta e come risolvere i problemi di pressione prevenendoli con una regolare manutenzione della caldaia.
Cos’è la pressione della caldaia e come funziona
In parole semplici la pressione è la forza esercitata dall’acqua all’interno del circuito dell’impianto di riscaldamento ed è un elemento essenziale per garantire il corretto funzionamento sia della caldaia sia dell’intero sistema. Per monitorarla c’è il manometro, un dispositivo comunemente posizionato sul pannello frontale della caldaia.
Si tratta di un congegno, analogico o digitale, che misura la pressione in bar e deve mantenersi entro valori specifici per prevenire situazioni di sovrappressione o sotto pressione, evitando così possibili danni e malfunzionamenti all’impianto, che potrebbero portare, in casi estremi, all’esplosione della caldaia https://www.lastampa.it/cronaca/2024/09/22/news/caldaie_gas_pericolo_rischio_esplosione_monossido_carbonio_legambiente_manutenzione-14654733/.
Qual è il suo corretto parametro
Il parametro ottimale della pressione della caldaia può variare leggermente in base al tipo modello, ma in genere si attesta tra 1 e 1,5 bar quando la caldaia è spenta. Durante il funzionamento, la pressione tende a salire leggermente, arrivando di solito a un massimo di 2 bar.
I seguenti valori garantiscono una giusta distribuzione dell’acqua calda a tutti le componenti dell’impianto, sia per il riscaldamento che per l’uso sanitario, e un funzionamento ottimale della caldaia, riducendo al minimo i rischi di guasti e sprechi energetici, e la garanzia della sicurezza dell’impianto, con la prevenzione di perdite e rotture.
Mantenere l’ideale pressione della caldaia è fondamentale per prevenire una serie di problemi che potrebbero compromettere il corretto funzionamento e le prestazioni dell’impianto. I motivi per cui i parametri della pressione possono essere influenzati sono diversi, dalla temperatura e portata dell’acqua sino al tipo di impianto con la sua complessità e grandezza.
Come diminuire o aumentare la pressione e possibili cause
Per abbassare la pressione della caldaia, è necessario intervenire sulla valvola di sfiato dei termosifoni, consentendo all’acqua in eccesso di uscire dal sistema. Questa operazione si effettua aprendo la valvola di sfiato e lasciando defluire gradualmente l’acqua fino a quando la pressione non si stabilizza in una forbice compresa tra 1 e 1,5 bar.
Per aumentare la pressione della caldaia, invece, devi localizzare il rubinetto di carico, posto generalmente sotto la caldaia, e ruotarlo in senso antiorario. Questo permetterà l’ingresso di acqua nel circuito, aumentando immediatamente la pressione.
Durante l’operazione, osserva attentamente il manometro, e chiudi il rubinetto di carico non appena la pressione raggiunge il livello desiderato, che dovrebbe essere compreso tra 1 e 1,5 bar.
Tieni presente che, qualora la pressione dovesse superare i 2,5 bar, entrerà in funzione la valvola di sicurezza della caldaia, provocando un gocciolamento controllato di acqua. Se la pressione supererà i 3 bar, la valvola di sicurezza si aprirà totalmente per consentire il rilascio dell’acqua in eccesso.
Quando la pressione della caldaia è superiore a 2 bar si possono verificare perdite d’acqua dalla caldaia stessa e dai termosifoni, eventuali rumori di gocciolamento e un’apertura frequente della valvola di sicurezza, un problema causato dal malfunzionamento della stessa o dal vaso di espansione scarico. In questo caso, come detto precedentemente, è necessario chiudere l’acqua all’impianto e aprire la valvola di sfiato dei radiatori spenti per l’occasione, per diminuire la pressione, bisogna far uscire l’aria fino a che non inizierà a scendere l’acqua.
Se, nonostante tutti gli interventi e i consigli adottati, la pressione continua a non diminuire o addirittura aumenta spontaneamente con i termosifoni spenti e senza alcun utilizzo, è probabile che la causa sia un rubinetto di carico difettoso, oppure un accumulo che ha ostruito lo scambiatore primario. In queste circostanze è consigliabile rivolgersi ad un tecnico specializzato, ad esempio il centro assistenza Vaillant a Roma https://assistenzacaldaievaillant-roma.com/.
In caso di pressione bassa non solo potrebbe non funzionare correttamente la caldaia, ma addirittura bloccarsi. Con un calo di pressione i primi segnali a verificarsi sono un calore insufficiente o completamente assente dai radiatori, acqua calda sanitaria poco o per niente fornita e anomali rumori provenienti dalla caldaia. Le cause principali potrebbero essere perdite d’acqua dall’impianto o micro-perdite dai termosifoni, la valvola di ritegno o di non ritorno difettosa e malfunzionante e infine il deterioramento del vaso di espansione all’interno della caldaia.
All’interno di un impianto di riscaldamento, può succedere che, dopo il periodo estivo, al primo avvio stagionale si formi aria stagnante nelle tubature della caldaia. Questo accade perché, durante il periodo di inattività, si accumula una quantità anomala di aria che può provocare cali di pressione nel sistema.
In queste circostanze, al primo avvio la caldaia non riesce a raggiungere la pressione necessaria per funzionare correttamente, andando in blocco. La prima cosa da fare è verificare l’impianto per identificare possibili perdite nascoste, e regolare la pressione aprendo il rubinetto di carico dell’acqua. Qualora la pressione non dovesse aumentare, è opportuno rivolgersi a un tecnico qualificato per un adeguato intervento di manutenzione.
Ci raccomandiamo sempre di eseguire periodicamente un monitoraggio e intervenire in caso di anomalie, con una manutenzione regolare e programmata, per evitare problemi alla pressione della caldaia, tra i parametri più importanti del nostro impianto di riscaldamento.